Giornale dell’Odontoiatra aprile 2010.
I cambiamenti ormonali possono migliorare o peggiorare lo stato di infiammazione gengivale : se da un lato questo è un fatto assodato dall’altro i risultati degli studi scientifici non sono del tutto concordi riguardo alle circostanze in cui ciò avviene .
Per quanto concerne per esempio il ciclo mestruale,fonte dei più frequenti cambiamenti ormonali per le donne , vi sono ancora dubbi sul fatto che possa comportare sempre un peggioramento nello stato di infiammazione gengivale, mentre questo è certo se i cambiamenti sono causati da uno stato di stress .
Il GdO ha passato in rassegna alcune degli studi più recenti sull’argomento per capire che cosa la ricerca può dire attualmente in proposito .
INFIAMMAZIONE E CICLO MESTRUALE
“Per capire la reale influenza dei cambiamenti ormonali sui tessuti gengivali “ spiega Peter Celec , ricercatore presso l’Istituto di Patofisiologia dell’Università Comenius di Bratislava ,nella Repubblica Slovacca , e coautore di un recente studio in via di pubblicazione sul Journal of Periodontology “abbiamo osservato lo stato di salute parodontale di 25 donne con infiammazione gengivale e 25 volontarie sane durante le diverse fasi del ciclo mestruale . I nostri risultati dicono che l’infiammazione aumenta lievemente nei giorni della mestruazione e in quelli corrispondenti all’ovulazione , ma solo per le donne che già soffrono di una forma di gengivite ; le altre, infatti non hanno fatto riscontrare differenze in nessuna delle fasi del ciclo mestruale. La ragione dell’incremento dello stato infiammatorio , secondo i ricercatori , potrebbe risiedere nell’aumento dei livelli di estrogeni che raggiungono il picco durante e appena prima della mestruazione. “ E’ bene conoscere il ruolo degli estrogeni “ prosegue Celec “ per poter essere d’aiuto alle pazienti, anche se non tutti gli studi precedenti sono giunti a conclusioni identiche. Una ricerca molto conosciuta di Machtei , pubblicata nel 2004 , infatti aveva registrato cambiamenti anche in donne con parodonto sano : anche se non tutte , infatti , molte delle 18 donne coinvolte nello studio avevano mostrato sintomi di infiammazione gengivale in corrispondenza delle medesime fasi del ciclo da noi evidenziate .”
GENGIVE E STRESS
Se le fluttuazioni degli estrogeni forniscono talvolta risultati dissonanti , gli studi sono generalmente concordi nel concludere che le modificazioni indotte da uno stato di stress , anche lieve e transitorio , sono in grado di influenzare lo stato di salute delle gengive.
Una ricerca realizzata dal Karolinska Insitute di Huddinge , in Svezia , ha analizzato alcuni parametri di salute parodontale di un gruppo di studenti in igiene dentale scoprendo che lo stress accumulato nel periodo degli esami , testimoniato dall’aumento dei livelli di marker come interleuchina -6 e interleuchina-10 nel fluido cervicolare gengivale. L’importanza del ruolo dello stress sulla salute gengivale era stata evidenziata tra gli altri da un ampio studio pubblicato da Jada nel 2003 , che aveva seguito per diversi anni ben 42.523 persone , incrociando i dati personali con quelli della salute parodontale , e aveva concluso che essere spesso irascibili e stressati aumenta del 43 % il rischio di sviluppare la malattia parodontale.
Anche nel caso dello stress ,secondo gli studiosi, l’infiammazione è legata a modificazioni di tipo ormonale : lo sviluppo o l’aggravamento dello stato infiammatorio sono dovuti infatti all’incremento della secrezione di glicocorticosteroidi come il cortisolo.
Il meccanismo attraverso cui ciò avviene è oggi chiaro : l’aumento della secrezione di cortisolo provocata dallo stato di stress può indebolire il sistema immunitario e lasciare l’organismo più indifeso di fronte alle infezioni ; questa è una spiegazione che può essere facilmente compresa dai pazienti , che possono così essere informati riguardo a una probabile causa dei loro disturbi gengivali e ricavarne uno stimolo per migliorare la salute modificando il proprio stile di vita.
J Periodontal 2010;Mar10,
J Periodontal 2004; 75(3);408-12
Int J Dent Hyg 2010 ;8(1);22-7
J Am Dent Assoc. 2003;134(12);1591-6