Chirurgia e Implantologia
IMPLANTOLOGIA
L’implantologia è una tecnica chirurgico-protesica che consente di ripristinare elementi dentari mancanti, attraverso una vite in titanio che viene posizionata nell’osso mascellare o nella mandibola e sulla quale viene successivamente collegato un dispositivo che consentirà l’alloggiamento ad una corona in porcellana (dente artificiale).
Esistono 2 possibilità di funzionalizzazione degli impianti e degli elementi dentari da ripristinare:
- IL CARICO IMMEDIATO DEGLI IMPIANTI CON I RELATIVI ELEMENTI DENTARI ARTIFICIALI
- L CARICO DIFFERITO DEGLI IMPIANTI CHE PREVEDE DIFFERENTI FASI
Entrambe le soluzioni, vengono realizzate attraverso i protocolli operativi delle più importanti società scientifiche, e sono parte integrante della pratica clinica che i medici del nostro centro praticano quotidianamente.
Tali protocolli, vengono da noi attuati grazie all’ausilio di tecnologia e materiali di elevata qualità ed estremamente selezionati, oltre all’uso di impianti Biomet 3i, che sono tra i più accreditati a livello mondiale.
1 – IL CARICO IMMEDIATO
Prevede la possibilità di posizionare gli impianti e di applicare immediatamente degli elementi dentari provvisori o se possibile definitivi.
È possibile effettuare protesizzazione di elementi singoli o multipli, fino a protesi complete come ALL-ON-FOR, che consente di ottenere una protesizzazione di un’arcata completa su 4 impianti.
Il carico immediato è attuabile in casi specifici, previa un’attenta valutazione circa:
- quantità di osso presente
- qualità dell’osso presente
- condizioni estetiche
- caratteristica della funzione masticatoria del soggetto specifico
Il carico immediato è la scelta primaria laddove ci siano le possibilità, diversamente si effettua il carico differito.
2 – IL CARICO DIFFERITO
Sono previste 4 fasi fondamentali:
FASE CHIRURGICA DI POSIZIONAMENTO
FASE DI RIAPERTURA E CONDIZIONAMENTO GENGIVALE
FASE CHIRURGICA
La fase chirurgica prevede il posizionamento di una o più viti in titanio (impianti) nell’osso mascellare o nella mandibola. Devono passare dai 3 ai 6 mesi prima di passare alla fase 2, in modo che l’impianto si osteointegri correttamente nell’osso.
Di fondamentale importanza sono:
DIAGNOSI
Corretta valutazione pre-operatoria con ausili richiesti dal medico. Lastre, Tac, Modelli
TECNICA CHIRURGICA
la tecnica chirurgica DEVE prevedere un protocollo accreditato che preveda l’utilizzo di apparecchiature elettroniche che controllino il sistema per l’inserimento dell’impianto, per garantire:
– il corretto attecchimento dell’impianto
– la prevenzione di infezioni post-intervento
– la durata nel tempo
Molto importante è l’utilizzo di impianti che rispondano a specifiche direttive mondiali in termini di qualità e sterilità. Impianti accreditati e conosciuti consentono la possibilità di ricevere eventuale assistenza in tutto il mondo. Il nostro centro utilizza impianti Biomet 3i, che sono tra i più accreditati a livello mondiale.
FASE DI RIAPERTURA
Passato il tempo determinato dal medico per l’osteo-integrazione dell’impianto, lo stesso, viene scoperto dalla gengiva e viene posizionato un dispositivo sull’impianto che condiziona la gengiva e prepara la stessa al futuro alloggiamento della corona definitiva.
Dopo circa 15 giorni è possibile dare inizio all’ultima fase: la fase protesica.
Dopo circa 15 giorni è possibile dare inizio all’ultima fase: la fase protesica.
FASE PROTESICA
La fase protesica vede diverse possibilità a seconda se si tratta del ripristino di elementi singoli oppure di dispositivi che sostituiscano completamente una arcata dentale.
IL MANTENIMENTO DEGLI IMPIANTI
Come per tutte le terapie mediche, anche per l’implantologia è fondamentale la fase di mantenimento.
Il controllo della placca batterica è di fondamentale importanza per il mantenimento degli impianti nel tempo.
L’igiene orale domiciliare, professionale associata a controlli cadenziati decisi dal medico è quindi importante per la prognosi degli impianti a lungo termine. Un’eventuale parodontite pregressa, se non controllata può influenzare negativamente i risultati.
I denti con lesioni parodontali possono fungere da serbatoi di batteri patogeni, con rischio di perimplantite. Pertanto, in questi casi è indicata l’esecuzione di terapia parodontale e il controllo del successo di questa, prima dell’inizio del trattamento implantare.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA SCELTA DELL’IMPIANTO?
Gli impianti dentali sono radici artificiali in titanio che vengono posizionate nell’osso mascellare o mandibolare per sostituire le radici degli elementi mancanti. GLI IMPIANTI DENTALI SONO PRESIDI MEDICO-CHIRURGICO, E PERTANTO DEVONO ESSERE CERTIFICATI! Anche perché, a partire dal 13 giugno 1998, la legge italiana vieta la commercializzazione di tutti i presidi medico-chirurgici, quindi anche gli impianti dentali, non conformi agli standard di qualità stabiliti dalla Comunità Europea a tutela dei pazienti e dei chirurghi implantari.
QUALI SONO I PAZIENTI CANDIDATI ALL’IMPLANTOLOGIA?
In questa categoria possono essere inclusi: i giovani che hanno concluso la fase di crescita, di solito 16 anni per le femmine e 18 anni per i maschi, a cui mancano (non sono erotti perché non è presente il germe dentario) alcuni denti permanenti. Pazienti che in seguito a trauma, hanno perso alcuni denti, nell’ambito di una dentatura sana. Pazienti che hanno già eseguito in passato riabilitazioni orali estese con ponti fissi che necessitano di rifacimento, i cui pilastri (denti su cui si appoggia la protesi) non danno garanzie di durata. Pazienti portatori di protesi rimovibili parziali (scheletrati) o totali (dentiere complete) che per ragioni funzionali, estetiche o psicologiche necessitano di una protesi fissa. Non ci sono limiti di età tuttavia si deve valutare per ogni caso clinico la reale condizione psico-fisica.
L’ ANESTESIA LOCALE È SUFFICIENTE?
Nella maggioranza dei casi l’intervento può essere eseguito in anestesia locale. Se necessario, al paziente viene praticata una sedazione cosciente per ridurre il livello d’ansia ed aumentare il suo stato di comfort. Tale pratica, nel nostro centro, viene eseguito da Anestesisti specializzati in tale pratica, offrendo così il massimo della sicurezza per i nostri pazienti.
La sala operativa viene adeguatamente preparata per poter eseguire un intervento di chirurgia orale. Si utilizzano inoltre particolari apparecchiature che ci permettono di verificare il livello di comfort del paziente durante tutto l’intervento.
Nei casi particolarmente complessi, o a causa di particolari condizioni di salute del paziente, è consigliabile operare in anestesia generale, presso strutture protette nelle quali sono accreditati i clinici del nostro centro
CI SONO RISCHI LEGATI ALL’IMPLANTOLOGIA?
I rischi e le complicanze, dal punto di vista generale, sono paragonabili ad un comune trattamento chirurgico odontoiatrico se il paziente è in buona salute. Se durante la fase diagnostica emergono dati clinici che necessitano di approfondimento, si richiederà la collaborazione di altri specialisti. I rischi e le complicanze locali sono assai ridotte effettuando una diagnosi precisa ed utilizzando immagini radiografiche quali la TC (Tomografia Computerizzata). Tuttavia, operando in vicinanza di terminazioni nervose, può talvolta persistere per qualche settimana, al massimo qualche mese, un leggero senso di formicolio. Questa evenienza è rara e in alcuni casi può essere permanente. Tuttavia si verifica più frequentemente quando si opera a livello della mandibola ed è insita nella tecnica chirurgica. In pazienti anziani è più frequente il formarsi di ematomi. Il gonfiore non deve destare preoccupazione: tale evenienza non può essere considerata una complicanza ma un fattore del normale decorso post-operatorio. La terapia farmacologica con antinfiammatori limiterà il gonfiore. Per ogni singola zona operata, saranno fornite tutte le informazioni sui possibili rischi e le complicanze specifiche.
IL TRATTAMENTO È DOLOROSO?
No. Se l’intervento è ambulatoriale, si opera in anestesia locale utilizzando anestetici appositamente sviluppati per la chirurgia orale. Tali anestetici sono molto efficaci e producono una profonda anestesia. Il paziente non avverte alcun dolore. Terminata la fase chirurgica verranno prescritti farmaci analgesici-antinfiammatori in grado di controllare efficacemente l’eventuale insorgenza del dolore post-operatorio.
COME SI PUO’ CONTRIBUIRE AL BUON ESITO DELL’IMPIANTO?
È nell’interesse del paziente seguire scrupolosamente tutte le indicazioni fornite dai clinici e ottemperare ai richiami fissati dal clinico oltre a comunicare notizie di eventuali cambiamenti dello stato di salute generale che possano pregiudicare la presenza degli impianti. Con un impegno medio di 3-4 controlli annuali, e mantenendo una costante e corretta igiene domiciliare si preservano a lungo sia gli impianti sia i manufatti protesici.
INNESTI OSSEI
Laddove il sito che accoglierà l’impianto risultasse essere in deficit di osso, si procederà all’innesto di materiale osteo-induttivo biocompatibile, che interagendo con l’osso esistente formerà un nuovo tessuto osseo compatto e stabile. A supporto dell’innesto vengono usate delle membrane legate al caso specifico che consentono di mantenere il materiale in quella posizione specifica.
Avvenuta la completa guarigione e l’integrazione del “nuovo” tessuto con quello “vecchio” sarà possibile il posizionamento dell’impianto in quel sito.
RIALZO DI SENO MASCELLARE, TECNICA DI SUMMER E TECNICA LATERALE
Quando è previsto il posizionamento di un impianto nell’arcata superiore, è necessaria la valutazione quantitativa e qualitativa dell’osso disponibile nella zona che accoglierà l’impianto. Qualora la quantità di osso non fosse sufficiente, bisognerà procedere con il “rialzo del seno mascellare”.
Questo tipo di intervento consiste nell’inserimento di materiale osteo-conduttore biocompatibile all’interno del seno mascellare. Il materiale inserito andrà ad integrarsi con l’osso preesistente creando un unico blocco osseo che accoglierà perfettamente l’impianto.
Esistono due tipi di tecniche per il rialzo del seno mascellare, utilizzabili a seconda del caso clinico specifico:
- Tecnica di Summer o tecnica con accesso crestale: questa tecnica viene impiegata quando è necessaria la rigenerazione di un volume ridotto di osso, sfruttando il sito implantare come via di accesso al seno mascellare.
- Tecnica con accesso laterale: questa tecnica è indicata quando si necessita della rigenerazione di grandi volumi ossei. L’accesso al seno mascellare è ricavato attraverso l’apertura di una piccola “finestra” attraverso la gengiva.
Grazie alle nuove tecnologie e alle elevate capacità tecniche dei nostri chirurghi specializzati, gli interventi risulteranno poco invasivi e con ridotte problematiche legate al post-intervento.
AVULSIONE ELEMENTO DENTALE
Con il termine avulsione si intende l’estrazione di un elemento dentale per cause batteriche (carie e malattia parodontale) oppure per cause fisico-meccaniche (mal posizioni invalidanti o traumi).
L’estrazione viene eseguita dal chirurgo specializzato, il quale dopo un’attenta analisi del caso specifico, adotterà la tecnica e le manovre più adeguate.
DISODONTIASI DEI DENTI DEL GIUDIZIO
Con questo nome s’intende un posizionamento non corretto del terzo molare, il “dente del giudizio”, non in perfetto asse come gli altri. In alcuni casi, può essere inclinato (mesio o distoinclinato) in posizione quasi orizzontale disturbando il secondo molare, il quale può essere danneggiato per fenomeni erosivi causati dalla spinta del dente del giudizio.
In tali eventualità, l’unica soluzione possibile è l’avulsione preventiva. Vi sono poi forme cliniche meno gravi con parziali eruzioni, dette semi – inclusioni, responsabili d’infiammazioni della zona che circonda il dente, chiamate peri-coronariti. Queste si verificano per l’impossibilità del paziente a mantenere una corretta pulizia del distretto interessato.
La tecnica è di fondamentale importanza per il successo degli interventi e per azzerare il discomfort post-operatorio. I nostri operatori specializzati sono supportati da un’esperienza decennale in questo campo. La loro esperienza è coadiuvata dall’utilizzo delle nuove tecnologie che consentiranno lo svolgimento di tali trattamenti in sicurezza e con un post intervento prevedibile.
Il basso impatto chirurgico, grazie a esperienza, tecniche e tecnologie, consente di poter effettuare più interventi sullo stesso paziente in un unico atto, per cui previa un’adeguata diagnosi, si può intervenire ad esempio laddove servisse, nell’eliminazione contestuale di tutti e 4 i denti del giudizio, con un relativo traumatismo e quindi un post intervento davvero contenuto. Questi interventi essendo di durata più lunga, spesso richiedono la sedazione cosciente.
La sedazione cosciente è consigliata per interventi di lunga durata o per pazienti con emotività accentuata, provoca un effetto tranquillante, sedativo amnesico e additivo per l’anestetico locale, migliora il comfort del paziente, facilita il lavoro del chirurgo e riduce le problematiche post – intervento. Questa tecnica prevede che i pazienti rimangano vigili e in grado di collaborare, dando risposta ai comandi anche se in maniera rallentata.
La sala operatoria ben allestita è di fondamentale importanza per effettuare interventi in sicurezza. Presso il nostro centro le assistenti specializzate allestiranno la sala operatoria rispettando tutti i protocolli vigenti, permettendo al chirurgo di operare in completa sterilità, azzerando le possibilità di contaminazione dell’area coinvolta nell’intervento.
L’ASSENZA DI UN DENTE
La masticazione è funzione assai complessa e presuppone l’integrità di tutti i componenti che vi partecipano: muscoli, ossa, tendini e denti. Questi ultimi devono essere normo-posizionati, sia nell’arcata superiore che in inferiore, in modo che possano comportarsi come una chiave nella propria serratura. Quando le arcate non sono integre, la masticazione risulta alterata. Se, per esempio, manca un elemento nell’arcata inferiore, il dente antagonista al piano di sopra non troverà il giusto contatto quando le arcate toccano.
ESTRUSIONE
Anche i denti vicini a quello mancante, non avendo più i punti di contatto, tendono ad inclinarsi perdendo, così, i normali rapporti occlusali corretti. Questo comporta l’estrusione dell’elemento con il rischio di una vera e propria perdita del dente, o, comunque, della sua congruità meccanica. Questo mette in evidenza sia la dannosità della mancanza di un dente sia l’importanza del suo rimpiazzo, prima che la situazione si aggravi come detto in precedenza.
ISTRUZIONI DA SEGUIRE DOPO UN INTERVENTO
- GHIACCIO: Applicare ghiaccio esternamente, in corrispondenza della parte operata, solo nelle ore immediatamente successive all’intervento, con applicazioni della durata di circa 30 minuti, ad intervalli di 15 minuti, per un totale di 4 applicazioni
SCIACQUI: Non eseguire alcun tipo di sciacquo per le prime 24 ore. Eventualmente, sputare le piccole quantità di sangue presenti in bocca e bere qualcosa di fresco - SANGUINAMENTO: In caso di successivo sanguinamento, applicare un tampone di garza inumidita e comprimere per 15-20 minuti. Ripetere l’operazione se necessario. In caso l’emorragia risultasse non controllabile, contattare il mio ambulatorio durante l’orario d’ufficio (02 49.81.593) o, in orari diversi, recarsi al più vicino Pronto Soccorso
- ALIMENTAZIONE: Assumere cibi liquidi o semisolidi freddi durante le prime 24 ore. Successivamente anche cibi morbidi che non traumatizzino la zona operata. Evitare bevande calde ed alcooliche per le prime 24 ore
- IGIENE ORALE: Sospendere le manovre di spazzolamento per le prime 24 ore NELLA ZONA IN CUI È AVVENUTO L’INTERVENTO.
Successivamente, spazzolare le arcate dentarie evitando gli elementi corrispondenti alla ferita chirurgica - MODIFICAZIONI ESTERNE: Un gonfiore di entità variabile in corrispondenza della zona operata fa parte dei normali processi di guarigione. Generalmente tale fenomeno può comparire anche in seconda o terza giornata
- TERAPIA FARMACOLOGICA: Assumere correttamente eventuali terapie farmacologiche come da prescrizione