Ortodonzia intercettiva
L’ortodonzia infantile è detta anche dell’età evolutiva o intercettiva. L’intercettamento di problematiche funzionali o di mal posizione delle arcate dentarie è alla base della diagnosi in questo periodo di sviluppo scheletrico.
ORTODONZIA INTERCETTIVA
Siamo tra i 5 e 10 anni e in questa fase di crescita abbiamo la possibilità di intercettare e curare con maggiore prevedibilità di risultato, problematiche dello scheletro mascellare e/o della mandibola che sono le basi sulle quali si posizioneranno i denti permanenti, andando a mediarle affinchè non strutturino condizioni di difficile risoluzione in età più avanzata. Per tale ragione, nell’ortodonzia infantile, ci si concentra sulle reciproche posizioni delle arcate dentarie sui 3 piani dello spazio, analizzando sia la conformazione scheletrica esistente, sia eventuali posizioni anomale dei denti decidui che possano strutturare un’occlusione alterata sulla quale si potrebbe conformare erroneamente lo scheletro mascellare e mandibolare.
A seconda della gravità delle problematiche che incontriamo può essere necessario intervenire più precocemente possibile (5 – 6 anni ), oppure valutare il piccolo paziente durante la sua crescita e se necessario intervenire intorno ai 9 – 10 anni.
Le disfunzioni dento-scheletriche che incontriamo in questa fase di crescita, possono derivare da diversi fattori:
- fattori genetici
- fattori traumatici
- abitudini viziate (suzione protratta del dito o del ciuccio…)
- perdita precoce di elementi dentari da latte
- alterate posizioni dei denti da latte
- dalla respirazione orale
La diagnosi di tali problematiche, viene effettuata dal clinico specialista, attraverso un percorso rigoroso sia legato all’anamnesi, sia legato allo studio diretto del caso specifico.
Possiamo sintetizzare le problematiche che incontriamo frequentemente nei bimbi, comparandole con una corretta occlusione.
ESPANSORE PALATALE
I dispositivi utilizzati in ortodonzia intercettiva sono:
ESPANSORE PALATALE
L’espansore palatale o disgiuntore è un dispositivo fisso utilizzato nella pratica intercettiva, che permette l’allargamento dell’osso palatino risolvendo problematiche funzionali a livello dell’osso mascellare.
Il range di età utile per questo tipo di trattamento va dai 5 – 6 anni fino ai 9 – 10 anni. L’età del paziente non è un dato trascurabile, in quanto fino a 11-12 anni (circa) le ossa del palato continuano a crescere e quindi sono facilmente malleabili. Passato questo termine la crescita si arresta e le ossa del palato si fondono insieme diventando un unico elemento, quindi impossibile da modificare se non in maniera chirurgica.
La creazione di questo dispositivo viene effettuata dal laboratorio. Al tecnico viene consegnata l’impronta dell’arcata superiore registrata in studio e tutte le indicazioni utili per calibrare il dispositivo, il quale verrà cementato nella bocca del paziente e rimosso al termine della terapia.
Una volta in bocca, il dispositivo subirà delle “attivazioni”, ossia verrà allargato gradualmente fino al raggiungimento della forma adeguata del palato.
DISPOSITIVO MIOFUNZIONALE
DISPOSITIVO MIOFUNZIONALE
Il dispositivo miofunzionale è un dispositivo removibile che lavora in maniera simultanea su ossa, muscoli ed elementi dentari. Questa terapia può essere associata ad una precedente terapia con l’espansore palatale oppure essere inserita singolarmente a seconda del caso specifico.
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ORTODONZIA E POSTURA
L’adeguata crescita cranio mandibolare ha una valenza molto importante non solo per lo sviluppo della cavità orale, ma anche per la realizzazione di una corretta costruzione posturale.
È ormai largamente accreditata la relazione tra la bocca ed il sistema posturale e proprio per questa ragione l’età evolutiva gioca un ruolo fondamentale per programmare un virtuosismo di sviluppo.
Esistono differenti valutazioni che vengono praticate presso il nostro centro e sono legate fondamentalmente alla verifica quanto più precoce possibile di vari tipi di disequilibri che vengono ricercati attraverso l’osservazione del distretto cranio-facciale, al fine di evitare che queste si strutturino, comportando un’alterazione funzionale della bocca, nonché innescando un disequilibrio discendente che possa inficiare lo sviluppo posturale del bambino.
La visita precoce nei bambini, consente di prevenire o mediare, problematiche più difficilmente risolvibili in età più adulta, nonché consente di realizzare terapie precise e prevedibili in armonia con il sistema generale del corpo.
Il Dr. de Nicolo con il suo Team ha strutturato protocolli che consentono un’attenta valutazione del soggetto, laddove servisse, attraverso una valutazione multidisciplinare con differenti aree specialistiche (Osteopatia, Massoterapia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Logopedia, Podologia…), al fine di intercettare la causa del disequilibrio e mediarla con lo specialista del caso.
PREALLINEAMENTO
Generalmente la terapia ortodontica intercettiva non prevede l’allineamento dentale, in quanto non necessario.
Un pre-allineamento dentale può essere previsto in casi particolari come:
- Gravi inestetismi che potrebbero provocare disagi a livello socio-psicologico nel bambino;
- Grave affollamento dentale che potrebbe interferire con il corretto sviluppo dello scheletro.
Il pre-allineamento, che si effettua esclusivamente sull’arcata superiore, coinvolge gli incisivi centrali e gli incisivi laterali, sui quali vengono cementati degli attacchi ortodontici più piccoli rispetto a quelli utilizzati per la terapia ortodontica fissa. All’interno di questi attacchi viene montato un arco, il quale dà inizio all’allineamento.
Questa terapia ortodontica viene chiamata pre-allineamento in quanto precede l’allineamento definitivo che verrà fornito dalla terapia ortodontica fissa.
CHE COS’E’ LA MALOCCLUSIONE
Con il termine malocclusione si intende tutti quei fattori che influiscono in maniera negativa sull’equilibrio dento-scheletrico.
Ciò si può manifestare in diversi modi:
- Disallineamento dentale
- Disarmonia tra crescita ossa mascellari e mandibola
Esse possono essere causate da molteplici fattori tra cui:
- Ereditarietà
- Disturbi nello sviluppo delle basi ossee e dei denti (squilibri scheletrici)
- Abitudini viziate (come il succhiamento protratto nel tempo di succhiotto e/o dito; respirazione orale; onicofagia; deglutizione errate)
- Perdita prematura di elementi dentari decidui o permanenti (per carie e/o traumi)
Molte malocclusioni si possono prevenire attraverso il controllo dei fattori ambientali in grado d’influire negativamente sulla crescita dei mascellari e sullo sviluppo della dentatura. Altra prevenzione è quella che può effettuare l’ortodontista, intercettando e rimuovendo i problemi che possono ostacolare il corretto sviluppo della dentatura.
Poiché la malocclusione è, di fatto, una rottura di un equilibrio, lo scopo principale dell’ortodonzia è quello di ripristinare l’equilibrio dento-scheletrico migliorando, di conseguenza, l’estetica del sorriso.